Val Grande al femminile – Escursione guidata

Cercasi donne avventurose!

In occasione della luna piena proponiamo la traversata classica della Val Grande esclusivamente per le donne.

Il Parco Nazionale della Val Grande copre l’area wilderness più grande delle Alpi.  E’ una valle selvaggia e disabitata, regno di boschi e animali, dove storia, tradizioni, e una natura primordiale si fondono per creare un ambiente unico, di incommensurabile pregio e bellezza.

In questo contesto, lontani dalle distrazioni della quotidianità, ci connetteremo con la natura con rituali di ringraziamento e di liberazione, meditazioni e campane tibetane.

Dormiremo in bivacco, cucineremo insieme sulla stufa a legna, come una volta.

PROGRAMMA

Località di partenza: Fondo Li Gabbi, Val Loana, Malesco 1252 m s.l.m.

Giorno 1:  750 m dislivello  – 12 km

Da Malesco risaliamo in auto la strada asfaltata che porta a Fondo Li Gabbi in val Loana, dove parcheggiamo in un ampio parcheggio al termine della strada.

Iniziamo a camminare in piano lungo la valle. Attraversiamo il torrente Loana ed iniziamo a salire lentamente. All’inizio della salita passiamo da delle antiche fornaci, usate un tempo per la cottura della calce. Da qui la salita inizia ad essere un po’ più ripida, ma sempre su una comoda mulattiera. Attraversiamo l’Alpe Cortenuovo (1.792 m) e poco dopo arriviamo al punto più alto per questa giornata, Alpe Scaredi (1.841 m). La fatica della salita viene ripagata da una vista meravigliosa sul Monte Rosa e la Val Grande. Qui sarà possibile rifornirsi di acqua grazie ad una bellissima fontana in legno. Dopo una breve sosta iniziamo la discesa ed entriamo proprio nella Val Grande. Attraversiamo presto un fitto bosco di una magnifica faggeta. Qui avremo occasione di fare l’esperienza del “forest bathing” o Shinrin Yoku – esercizi che ci permettono di connetterci e ricaricarci grazie alla natura. Scendiamo fino ad arrivare al Rio Valgrande che attraverseremo su un bellissimo ponte sospeso. Se fa tanto caldo possiamo rinfrescare i nostri piedi qui. Da qui manca poco ed arriviamo alla nostra meta per questa giornata: In La Piana. Una radura in mezzo alla faggeta con ben 3 bivacchi.

La sera avremo occasione di dedicarci del tempo a degli esercizi di respiro e meditazione per connetterci meglio con l’energia selvaggia del posto e lasciare indietro le nostre paure e lo stress della settimana. Godiamoci un momento di condivisione davanti al falò che ci scalda.

Giorno 2:  1.082 m dislivello –  18 km

Prepariamo insieme la colazione e facciamo qualche esercizio di risveglio per partire con piena energia in questa seconda giornata di immersione selvaggia.

Da In La Piana si segue un sentiero inizialmente in leggera salita in una bella faggeta, aggirando le pendici del monte Mottac, per poi scendere fino al Rio Val Gabbio che si supera su un ponticello. Ora inizia la parte dura della giornata: una lunga salita in un bosco di conifere fino all’Alpe Colletta dove il sentiero diventa meno ripido. Dopo l’Alpe Serena comincia di nuovo una ripida salita che ci porta fuori dalla quota degli alberi fino alla Colma di Premosello, la porta occidentale della Val Grande. Qui si trova il bivacco della Colma.

Dopo una breve pausa dove riempiamo le borracce e mangiamo qualcosa, si scende il sentiero nel versante ossolano perdendo velocemente quota. Sotto l’Oratorio dell’Alpe Lut parte un sentiero che conduce fino alla strada sterrata che seguiamo fino a Colloro.

Qui ci aspetterà la nostra navetta che ci riporta al parcheggio di Fondo Li Gabbi.