EVEREST Base Camp via RENJO LA -Trekking Extra Europeo

Difficoltà

Impegno fisico

Impegno tecnico

da € 2190

Lungo le carovaniere tibetane, fino a raggiungere il Campo Base dell’Everest

Descrizione dell'esperienza

Un circuito nuovo, fuori dalle solite tracce, che porta a conoscere una valle incredibilmente affascinante, che si estende ai piedi del Cho Oyu: la valle di Thame e del fiume Bothe Koshi. Lungo questa valle scendono le carovane di tibetani che, attraverso il Nangpa La, come avviene da secoli, trasportano le loro merci da vendere nella valle del Khumbu ed in particolare al mercato di Namche Bazaar.

Con l’attraversamento del più noto Cho La ed il raggiungimento del celeberrimo Kalapattar e del campo base dell’Everest, si completa un itinerario che unisce novità e tradizione.  Un itinerario per chi vuole scoprire anche nuove viste e nuovi sentieri, sperimentando per buona parte spazi e dimensioni molto poco affollati rispetto a quanto avviene salendo verso l’Everest lungo la più frequentata valle  del Khumbu.

PROGRAMMA

1°/2° giorno          Milano – Kathmandu – Mulkot

Partenza dall’Italia con volo di linea. All’ arrivo nella capitale nepalese, dopo le formalità di ingresso, trasferimento in albergo e sistemazione. Nel pomeriggio trasferimento a Mulkot e all’arrivo sistemazione in modesto albergo. Trattamento: pernottamento e prima colazione.

3° giorno              Ramcheap – Lukla – Phakgdingma (2.650 m)

Alle prime luci del mattino trasferimento a Ramcheap da dove un piccolo aereo porta a Lukla, un grazioso villaggio posto a mezza costa nella vallata del Dudh Kosi, con un atterraggio che già di per sé offre sensazioni di alta montagna. Qui ha inizio il trekking con le formalità di rito: scelta dei portatori o degli yak e suddivisione dei carichi. Infine, uscendo da Lukla, sì raggiunge il sentiero principale a Choplung. Il percorso è in leggera discesa fin quasi sul greto del fiume Khosi da dove risale per una ripida ma breve scalinata di pietra sino al villaggio di Phakgdingma dove si pernotta.

4° giorno              Namche Bazar (3.440 m)

Affrontando il primo ponte sospeso ci si porta sulla riva ovest del Dudh Kosi e attraversata una foresta di pini e rododendri si entra nel villaggio di Benkar. Superati un paio d’affluenti si risale lungo un canyon fino a Mondo da dove il sentiero scende al grande ponte sospeso e giunge a Jorsale. Questo è l’ultimo villaggio prima di Namche Bazar, qui inizia il Parco Nazionale Sagarmatha e qui è riscossa la tassa d’entrata al Parco. Poco oltre, il percorso si fa più ripido e, a zig-zag, sale sin sotto Namche Bazar, capitale della regione degli Sherpa. La tappa è impegnativa per la ripida salita ma l’arrivo a Namche dove si pernotta fa dimenticare la fatica.

5° giorno              Namche Bazar

È consigliato fermarsi un giorno a Namche per acclimatarsi all’alta quota e per scoprire piccole realtà tra le case di questo unico villaggio di montagna, ora più simile ad un centro di villeggiatura. La domenica ha un certo interesse il mercato all’aperto. Consigliamo, se si è abbastanza in forma, l’escursione fino a Shyangbochen (3720 m) da dove si ha una spettacolare vista del Kangtega, del Thamserku e altre vette prestigiose o dirigersi verso Thame da dove il villaggio si mostra nella sua forma più insolita: un agglomerato a ferro di cavallo.

6°giorno               Thame

Inizia qui la parte più bella del trek, che prevede due notti in tenda. Con bellissimo sentiero, molto graduale, si entra nella poco battuta valle di Thame e del Bothe Koshi. La valle, che origina dal ghiacciaio Bothe Koshi e Lumsumna, ospita il secolare sentiero che conduce al Nangpa La e collega Tibet e Nepal. Questa porta di accesso al Tibet, che passa praticamente ai piedi del Cho Oyu, è aperta solamente ai Tibetani che scendono in Khumbu per i loro commerci. Dopo la visita del monastero di Thame, il secondo più importante di tutto il Khumbu dopo Tengboche, sistemazione in lodge a Thame.

7°giorno               Lungde

Si parte in direzione nord attraversando la parte vecchia di Thame. E’ il sentiero che porta verso il Nangpa La e quindi il Tibet la valle dapprima larga, si restringe a mano a mano che ci si alza. Si raggiungono i pascoli di Marlung, dove c’è uno spazio per campeggiare ed un lodge molto rudimentale e si continua verso di Lungde (4.400 m.) con percorso più deciso in salita. Arrivo al bel lodge di Lungde e sistemazione.

8° giorno              Renjo Lake (4.750 m)

Tappa di tutto relax che consente di godere appieno del panorama e di effettuare un acclimatamento ideale.  Abbandonando gradualmente la valle del Bothe Koshi, con un tratto un poco ripido si sale verso il Renjo Lake.  Man mano che si sale il panorama diventa sempre più grandioso: a sud la catena che sovrasta la valle di Thame e contiene le spettacolari vette del Tarthika (6.093 m.), del Kwande (6.186 m.) e molte altre, alte fino a 6.700 m. La catena raggiunge il Parchamo, noto trekking peak, ed il passo di Tashi Lapcha, che mette in comunicazione la valle di Thame con la valle di Rolwaling. Ad est torreggia il difficile e bellissimo Kyajo Ri (6.186 m.) e, un poco spostato, l’altrettanto impressionante    Pharilapcha (6.017 m.). Il campo viene posto su prato, in posizione estremamente panoramica presso il Renjo Lake.

9° giorno              Gokyo via Renjo Pass.

E’ questo il giorno più impegnativo, quello che prevede il passaggio dei 5.434 metri del Renjo La. Il sentiero è comunque molto graduale e tranne che per gli ultimi 150 metri, in cui diviene un poco ripido, offre una salita molto progressiva e piacevole. Oltre il Renjo Lake, si entra nel bel bacino di un altro lago, il Relama Tsho; di qui si inizia a   risalire i risalti che portano sotto il passo. L’ottima e recente sistemazione del sentiero consente di effettuare l’ultimo tratto di salita con fatica abbastanza contenuta. Il panorama continua ad essere magnifico verso la valle del Bothe Koshi, ma è al passo, quando finalmente si riesce a far spaziare la vista verso est, che lo spettacolo diventa mozzafiato: seicento metri più in basso, il Dudh Pokhari, il lago turchese sulle cui rive si trova il villaggio di Gokyo, all’orizzonte in una parata sensazionale da sud a nord, il Tawoche Peak (6.367 m.), il Cholatse (6.335 m.), l’Aarakam Tse (6.423 m.), il Lobuche (6.145 m.), fino a raggiungere il Makalu (8.463 m.), l’Everest (8.848 m.) il Pumori (7.121 m.) ed ovviamente il Cho Oyu (8.201 m.). La discesa su Gokyo ed il suo lago turchese richiede all’incirca 3 ore. Pernottamento in lodge.

10° giorno           Gokyo Ri (5.350 m) – Dragnak (4.950 m)

Di prima mattina salita sul Gokyo Ri bellissimo balcone sulle montagne intorno, incluso il Cho Oyu che da qui impressiona per la sua norme mole. Si ridiscende e si imbocca il sentiero che attraversa il ghiacciaio di Ngozumpa. In breve, si raggiunge Dragnag, dove si pernotta prima di affrontare l’attraversamento del passo di Cho La (5.420 m.).

11° giorno            Dzongla, (4.900 m)

Di prima mattina si inizia la risalita verso il Cho La. Si fiancheggia un bel lago glaciale a quota 5.100 m. circa ed infine si giunge al passo che offre una nuova, ravvicinata vista sulle montagne della valle del Khumbu. La discesa, abbastanza lunga porta a Dzonghla (4.830 m.), dove si pernotta

12° giorno            Gorap Shep (5.300 m)

Si scende fino a Dughla (4.620 m.) per poi risalire verso Lobuche (5.000 m.) e quindi, con andamento quasi pianeggiante, raggiungere Gorak Shep (5.100 m.), dove si pernotta in lodge.

13°/14° giorno    Campo Base Everest – Gorap Shep (5.300 m)

Giornata di visita del celeberrimo campo base dell’Everest. Nonostante la piccola differenza di altitudine, il percorso si svolge prima sulla morena laterale del ghiacciaio del Khumbu e quindi sul ghiacciaio stesso con parecchi su e giù, risultando così piuttosto faticosa (3,30 h circa). In compenso l’avvicinarsi al campo e soprattutto all’incredibile Icefall, regala emozioni intense. Rientro al Gorak Shep e pernottamento in lodge. Il secondo giorno è di riserva in caso di maltempo.

15° giorno            Kala Pattar (5.545 m) – Periche (4.280 m)

Di prima mattina, salita del Kalapattar, Magnifico balcone su Everest, Nuptse e Pumori. Si ridiscende poi verso Gorak Shep e si prosegue per Pheriche, dove si pernotta in lodge.

16° giorno            Dingboche (4.200 m)

Si discende verso Pangboche e quindi verso la bellissima foresta che ospita Deboche. Qui è ancora attivo un piccolo, splendido monastero femminile che è possibile visitare. L’atmosfera è tranquilla e rilassante. Pernottamento in lodge.

17° giorno            Namche Bazar

Si segue un sentiero quasi pianeggiante, splendido, che porta a Tengboche sede del celeberrimo monastero buddista. Da qui si scende fino al Dud Kosi per poi risalire fino a Namche. È uno degli itinerari più panoramici e suggestivi della valle di Khumbu. Arrivo nel pomeriggio e sistemazione in lodge

18° giorno           Lukla (2.700 m)

Si ridiscende la ripida valle sotto Namche e rifacendo il percorso dell’andata si raggiunge Lukla. Pernottamento in lodge.

19° giorno            Lukla – Ramcheap – Kathmandu

Nella giornata si lascia la regione del Solu-Khumbu rientrando in aereo a Ramcheap e successivamente via terra a Kathmandu. Arrivo e pernottamento in hotel.

20° giorno            Kathmandu

Intera giornata dedicata alla visita della capitale nepalese. La città è nota per la sua caratteristica architettura: pagode a tetti sovrapposti, palazzi di legno scolpito e in cotto, templi dagli esuberanti ornamenti e affollatissimi bazar come Durbar Square o il trafficato Thamel, punto d’incontro di tutte le genti che visitano il Nepal. Negli ultimi tempi il traffico si è fatto caotico così la gente preferisce la tranquillità dei centri vicini come Bhaktapur, Patan, Kirtipur un tempo sedi di re e perciò ricche di storia e di templi. A sera la vista della valle assume colori irreali se vista dalla collina di Swayambhunath, sede dei più antichi templi del Nepal con lo sfondo delle bianche vette del Lirung.

21°/22° giorno    Kathmandu – Milano

Intera giornata a disposizione e nel tardo pomeriggio trasferimento in aeroporto e volo per l’Italia. Arrivo in Italia nella mattinata successiva.

Più informazioni

Incluso

La quota comprende:

- voli interni Ramcheap/Lukla e ritorno
- trasferimenti da/per gli aeroporti in Nepal
- sistemazione in camera singola con servizi in Hotel 3 stelle a Kathmandu con trattamento di pernottamento e prima    colazione
- trekking come da programma con servizio di guida locale di lingua inglese, trasporto bagaglio personale (max 16/18Kg) e materiali comuni e sistemazione in lodge con trattamento di solo pernottamento
- trek permit e park fees
- accompagnatore dall’Italia con minimo 10 partecipanti
- assicurazione spese mediche e bagaglio
- estensione coperture assicurative per eventi correlati al covid 19

*Nota Bene:

la polizza assicurativa non copre il costo di un eventuale recupero con elicottero (molto oneroso) che resta quindi a carico del partecipante. Raccomandiamo vivamente, se non già assicurati, di provvedere con polizze personali

I servizi sono stati quotati al cambio e tariffe aeree al 10.07.2023. Eventuale adeguamento sarà comunicato 21 giorni prima della partenza.

Non incluso

La quota non comprende:
Voli internazionali - pasti principali - bevande - mance - extra di carattere personale – visto nepalese ottenibile in loco (€40) - assicurazioni personali - tutto quanto non menzionato alla voce “La quota comprende”. Mance: sono gradite e consigliate per guide e portatori ed è da prevedere circa 40/50 euro per partecipante.

Da portare

Partecipanti

Quota individuale di partecipazione:

Con guida locale: minimo 4 partecipanti:      2.020 €
Con guida dall'Italia: minimo 10 partecipanti:   2.190 €

Esclusi voli internazionali

Informazioni importanti

Quando partire:

Il clima nepalese è condizionato dai monsoni che lo interessano da maggio a settembre con piogge più o meno intense e continue. I periodi ideali per recarsi in Nepal sono quindi quelli che precedono o che seguono il monsone. In ottobre e novembre il tempo è di norma buono con l’eccezione di una perturbazione che può essere anche molto veloce che annualmente interessa l’Himalaya e la cui intensità può rendere problematica l’effettuazione d’alcuni alti passi per neve. Da novembre e dicembre il sole splende praticamente tutti i giorni, l’atmosfera è particolarmente limpida, ideale per fotografare. Da gennaio a marzo il tempo è stabile, l’aria frizzante e le temperature più basse; questo periodo è ideale anche per visitare i parchi del sud del Nepal, effettuare trekking a basse quote, visitare Kathmandu e la valle di Pokhara. Aprile e maggio sono due mesi particolarmente ideali per il trekking per il clima più temperato in quota e per le giornate, in pratica le ore di luce, più lunghe.

Organizzazione trekking:

Abbiamo previsto il solo pernottamento nei lodge per dare la possibilità ai nostri trekker di scegliere autonomamente quello che intendono consumare senza vincoli di budget. L’equipaggiamento dei partecipanti è trasportato da portatori o da animali come yak. Alla fine d’ogni giornata i bagagli sono riconsegnati ai relativi proprietari. I partecipanti devono portare solo un piccolo zaino personale con il necessario per la giornata. La gestione locale del trekking è affidata alla nostra agenzia corrispondente che mette a disposizione del gruppo una guida parlante inglese e i portatori.

Dove dormiamo:

Per il pernottamento durante il trekking si utilizzano i lodge che si trovano lungo il percorso. In alcuni trekking, quasi sempre quando è compresa la salita di una montagna, il pernottamento è in tenda, fornita assieme al materassino dall’Organizzazione. E’ utile avere quindi un buon sacco piuma. Kathmandu e le città principali hanno una struttura alberghiera varia e di buon livello.

Attenzione

Particolari condizioni di ritardi o cancellazioni dei voli interni, problemi di viabilità, danni meccanici ai mezzi di trasporto e hotel in overbooking, possono determinare variazioni nello svolgimento dei servizi previsti e possono essere modificati a discrezione dei vari fornitori locali con servizi di pari categoria o di categoria superiore.

Il verificarsi di cause di forza maggiore quali scioperi, avverse condizioni atmosferiche, calamità naturali, disordini civili e militari, sommosse, atti di terrorismo ed altri fatti simili non sono imputabili all'organizzazione. Eventuali spese supplementari e prestazioni che per tali cause dovessero venir meno non potranno pertanto essere rimborsate. Inoltre l'organizzazione non è responsabile del mancato utilizzo di servizi dovuto a ritardi o cancellazioni dei vettori aerei.

INFO DIRETTE: Manuel Lugli 349 682 14 34    manuel.lugli@ossolaoutdoorschool.com

Requisiti

Camminare lungo i sentieri, effettuare trasferimenti su polverose piste sterrate, dormire in tenda o in alberghetti semplici e spartani, non sono esperienze di tutti i giorni ma, rappresentano situazioni che sicuramente ognuno può affrontare e vivere con serena tranquillità.  Sono sufficienti una buona condizione fisica, un equipaggiamento adeguato, spirito di adattamento e collaborazione, il resto viene da sé: il piacere di osservare spettacolari paesaggi al ritmo del proprio passo, esplorare la natura, assaporare il silenzio della solitudine...

Informazioni aggiuntive

Sede

La località verrà confermata 3 giorni prima di ogni evento.

Indirizzo

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Parcheggio

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