E’ con grande entusiasmo che vogliamo portarvi l’esempio ispirazione di
Andrea che ha scelto OOS per imparare a conoscere la montagna e il mondo
dell’alpinismo.

Il programma iniziale era portarlo a visitare gli ambienti glaciali
dell’alta quota, ambienti che non ha mai visto e frequentato, a
completamento di un percorso che lo porti a conoscere la montagna in tutti i
suoi aspetti, tutte le quote, in tutte le stagioni.
Imparando a saper cogliere i migliori frutti di stagioni in relazione alle
condizioni ambientali e climatiche in atto.

Proprio in quest’ottica abbiamo esposto ad Andrea le non favorevoli
condizioni dell’alta quota, rigelo assente, nevato assente e ghiacciai
aperti come fossero a fine stagione. Andrea ha capito il messaggio e, di
buon grado, ha detto di scegliere una destinazione bella e sensata su cresta
rocciosa. E su cui, costante non negoziabile, non ci fosse gente oltre a
noi.

Eccoci in vetta all’Hubschhorn, 3190 metri, dopo averlo aggirato da ovest e
nord attraverso i pendii detritici e morenici (ex glaciali) che portano
all’Homattupass, sotto i Breithorn. Da lì, ha attaccato la cresta est,
interessante nella prima parte su bella roccia a fil di cresta, detritica
poi ma dove si impara a fare quello che lui vuole imparare a fare: gestire
una progressione sicura su tutti i terreni, anche i più brutti ed ostili.

Per Andrea è stata la prima vera e propria vetta, tra nebbie passeggere che
davano l’idea della quota, con un panorama che spaziava a 360° su alcuni dei
gruppi montuosi più importanti delle Alpi. Eravamo da soli, concentrati su
ciò che stavamo facendo e su ciò che ci circondava, l’essenza del nostro
modo di interpretare l’alpinismo.

Per la prossima uscita di luglio abbiamo idee ma decideremo qualche giorno
prima. E, cosa bellissima, Andrea ci ha chiesto di voler partecipare alla
pianificazione, alle scelte.